"La pittura come sublime luminosità 1970-1979"
Exhibition dates: 8/10 - 4/12/2020
Extended till January 29th 2021
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Dopo una prima fase di accertamento strutturale dell’immagine Satta sviluppa il linguaggio della geometria superando l’originario referente naturalistico (la memoria del paesaggio) a favore della pura astrazione. In tal senso, l’artista inizia a usare la denominazione “senza titolo” per indicare una visione costituita da puri rapporti cromatici che esaltano la dimensione impalpabile della luce.
After a first period of structurally checking the image, Satta developed a geometrical language that went beyond the original naturalistic references (memories of the landscape) in favour of pure abstraction. In this sense, the artist began to use the name “senza titolo”, Untitled, to indicate a vision consisting of pure chromatic relationships that intensifies the impalpable dimension of light.
Senza titolo, 1975/76, detail
Nella forma del quadrato Satta coglie l’evidenza del colore-luce, così come nel cerchio portato alla sua massima estensione, egli individua l’estrema espansione dello spazio. La pittura è trattata con sensibile perizia tecnica fino a farla diventare pura vibrazione luminosa, bagliore sospeso tra razionalità e fantasia, tra pensiero ed emozione, senza che la visione propenda verso uno dei due poli.
In the form of the square Satta discovers the evidence of colour-light, just as in the circle, brought to its greatest extension, he pinpoints the extreme expansion of space. Painting is treated with sensitive technical expertise to make it become pure luminous vibration, a glow suspended between rationality and imagination, thought and emotion, without vision preferring one to the other.
Senza titolo, 1978/79, detail
Senza titolo, 1973/75, detail
Nel ciclo delle “porte” che caratterizza la seconda meta’ del decennio Satta si confronta con un’idea di spazio architettonico come soglia che coincide con la misura e la posizione della tela sulla parete, in tal senso la sua frontalità verticale è sospesa nel processo di decantazione della luce.
In the series of “doors” that characterises the second half of the decade, Satta deals with the idea of architectonic space as a threshold that coincides with the measure and the position of the canvas on the wall.
In this sense, the vertical frontality is suspended in the process of the deposition of the light.
Senza titolo, 1977, detail
Senza titolo, 1977, Details
Senza titolo, 1975, detail
L’uso del quadrato costituisce l’assoluto luogo mentale in cui prende corpo la fisicità del colore, la bellezza elementare della forma geometrica, la sublime luminosità che stimola l’immaginazione oltre la misura canonica della superficie dipinta.
The use of the square is the absolute mental place in which there materialise the physicality of colour, the elementary beauty of geometric forms, the sublime luminosity that stimulates the imagination, as well as the established measure of the painted surface.
Senza titolo, 1975, detail
Senza titolo, 1976, detail
Senza titolo, 1975, detail
Per Satta la geometria è una scelta strutturale che coincide con il metodo di lavoro, non vi può essere alcun evento cromatico estraneo al processo di definizione elementare della forma pura.
For Satta, geometry is a structural choice that coincides with his working method, and there can be no chromatic event extraneous to the process of the elementary definition of the pure form.
Senza titolo, 1979, detail
“Da sempre cerco con ostinazione uno spazio primario, inanimato, velato di una sostanza colorata, luminosa, silenziosa, espansa e vibrante".
“I have always obstinately searched for a primary, inanimate space veiled by a substance that is coloured, luminous, silent, expansive, and vibrant”.
Vincenzo Satta
Senza titolo, 1975/76, detail
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