Antonio Scaccabarozzi
"Destinazione: presente"
Exhibition dates: 25/10 - 20/12/2018
ARTWORKS
(Equilibrio statico dinamico) Senza titolo, 1966, acrilico su tela / acrylic on canvas, 61x50 cm
(Fustellati) Giro completo in 8 pezzi (pezzo 4 e 8), 1973, tela fustellata bianca / die cut white canvas, 30x60 cm
3 velature su fondo grigio, 2005, 3 strati di giallo chiaro su fondo grigio - olio su tela / three glazings of light yellow on grey - oil on canvas, 55x50 cm
(Equilibrio statico dinamico) Senza titolo, 1966, acrilico su tela / acrylic on canvas, 61x50 cm
INSTALLATION VIEWS
Antonio Scaccabarozzi "Destinazione: presente" 10 A.M. ART, Milano
Antonio Scaccabarozzi "Destinazione: presente" 10 A.M. ART, Milano
Antonio Scaccabarozzi "Destinazione: presente" 10 A.M. ART, Milano
Antonio Scaccabarozzi "Destinazione: presente" 10 A.M. ART, Milano
Testo italiano / English text -scroll- ⇩
Dal 25 ottobre al 20 dicembre 2018, la Galleria 10 A.M. ART di Milano, nella nuova sede di Corso San Gottardo 5, ospita una mostra dedicata a Antonio Scaccabarozzi (1936-2008), una delle figure più interessanti del panorama artistico italiano del secondo Novecento ed esponente di una indagine pittorica che, in oltre quarant’anni di ricerca, si è sviluppata in cicli poliedrici, con un linguaggio di respiro internazionale.
La rassegna, dal titolo Destinazione: presente, curata dall’Archivio Antonio Scaccabarozzi diretto da Anastasia Rouchota, con contributi critici di Ilaria Bignotti e Paolo Bolpagni, si pone come necessaria retrospettiva dedicata all’artista, a dieci anni dalla sua scomparsa, che ripercorre l’intera sua evoluzione creativa.
Artista intellettualmente inquieto e libero dai dettami e dalle mode, Scaccabarozzi ha frequentato alcuni dei protagonisti del secondo dopoguerra, da Lucio Fontana a Enrico Castellani, da Paolo Scheggi a Luciano Fabro e, riflettendo sul significato della pittura nella sua relazione spazio-temporale e percettiva-ambientale, ha saputo non solo assumere la responsabilità di ripensare profondamente l’eredità delle avanguardie concrete del secondo dopoguerra, ma anche sviluppare una personalissima indagine di assoluta contemporaneità.
Il percorso espositivo, studiato ad hoc per gli spazi della galleria, ruota attorno ai suoi cicli pittorici più conosciuti, come quelli dei Fustellati e delle Prevalenze, realizzati nel corso degli anni Settanta, testimoniati in mostra da capolavori come Giro completo in 8 pezzi (pezzo 8) e Grigio 1/5 prevalenze B.V.A.G.R., e prosegue con le opere realizzate nei decenni successivi, dagli anni Ottanta fino agli inizi del nuovo millennio, che rivelano la complessa liricità dell’artista.
L’antologica propone creazioni che appartengono alle serie delle Linee Quasi Rette, delle Distanze Reali e Distanze Rappresentate, del Peso di frammenti di colore, o ancora alle Iniezioni, in cui l’artista inietta del colore direttamente nella tela, o alle Immersioni che vedono Scaccabarozzi intervenire sulla tela, immergendola direttamente nel colore.
Il percorso prosegue con le Quantità libere, gli Essenziali, spatolate di colore addensato che emergono dalla superficie parietale, o ancora con i Polietileni, fogli di plastica trattati come se fossero strati di colore, che diventano membrane cromatiche fluttuanti nello spazio, sospese dalla parete e dal soffitto grazie a fili di nylon.
La retrospettiva dedicata a Antonio Scaccabarozzi s’inserisce in un momento di grande riscoperta della sua attività, che si è concretizzata con l’ingresso di una sua opera, Iniezione-Delimitazione (1980-1981), nelle Collezioni Intesa San Paolo, alle Gallerie d’Italia di Milano, con la selezione del progetto Rotazione continua orizzontale nella mostra “WunderMore” al MAXXI di Roma, con la personale al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, in programma a fine settembre, e con la realizzazione del catalogo ragionato dell’opera dell’artista, di prossima pubblicazione.
From 25 October to 20 December 2018, the Galleria 10 A.M. ART, in its new venue at 5 Corso San Gottardo in Milan, will be hosting a show devoted to Antonio Scaccabarozzi (1936-2008), one of the most interesting figures on the Italian art scene in the second half of the twentieth century and the exponent of a pictorial research that, in over forty years, was developed through multifaceted series, with a language of international resonance.
The show, titled Destinazione: presente, curated by the Archivio Antonio Scaccabarozzi directed by Anastasia Rouchota, with critical essays by Ilaria Bignotti and Paolo Bolpagni, will be a much-needed retrospective devoted to the artist at ten years since his death, a show that will give an overview of his whole creative evolution.
An intellectually restless artist, one free from precepts and fashions, Scaccabarozzi frequented some of the protagonists of the post-war period, from Lucio Fontana to Enrico Castellani, Paolo Scheggi, and Luciano Fabro. With his thoughts about the meaning of painting in its space-time and perceptive-environmental relationships, he was in fact able not only to take on the responsibility of deeply rethinking the heredity of the Concrete avant-garde movements of the post-war period, but also to develop a highly personal inquiry, the herald of developments of absolute contemporaneity.
This exhibition itinerary, carefully designed ad hoc for the rooms of the gallery, is concentrated on his best-known series of paintings, such as those of the Fustellati [Punched Works] and the Prevalenze [Prevalences] series, made in the 1970s, and represented in the show by such masterpieces as Giro completo in 8 pezzi (pezzo 8) and Grigio 1/5 prevalenze B.V.A.G.R.; it continues with works created in the successive decades, from the 1980s to the start of the new millennium, to reveal the complex lyricism of the artist.
The anthology will recount all this by proposing pertinent works from the series Linee Quasi Rette [Almost right Lines], Distanze Reali e Distanze Rappresentate [Real Distances and Represented Distances], and Peso di frammenti di colore [Weight of fragments of colour]; and then there are the Iniezioni [Injections], in which the artist directly injected paint into the canvas, and the Immersioni [Immersions] works where Scaccabarozzi acted on the canvas by immersing it directly in the paint.
The itinerary continues with Quantità libere [Free Quantities], then Essenziali [Essentials], palette-knife strokes of thickened paint which emerge from the parietal surface, and with the Polietileni [Polyethylenes] works, sheets of plastic treated as though they were layers of paint to become coloured membranes that float in space, suspended from the wall or ceiling by nylon threads.
This retrospective exhibition of works by Antonio Scaccabarozzi comes at a crucial moment for his rediscovery, which was concretised by the entry of his work Iniezione-Delimitazione [Injection-Delimitation], 1980-1981, in the Intesa Sanpaolo bank’s collection in the Gallerie d’Italia, Piazza della Scala, Milan; the selection of the project Rotazione continua orizzontale [Continuous horizontal Rotation], originated by the artist in 1976, in the show “WunderMore”, at MAAXI, Rome; the solo show at the Museo d’Arte Contemporanea, Lissone, that is to open at the end of September; and the preparation of the catalogue raisonné of the artist’s work which will be published shortly.
Opening:
25 October 2018, 5.00 pm